Si sale, senza fretta, passo dopo passo, prendendoci tempo per contemplare la maestosita' del paesaggio. Con quello che chiamiamo "il passo dello zio Cenzo", lo zio che da bambino mi portava sempre in montagna con lui e che mi insegno' a dosare bene le energie mantenendo un passo regolare e ben sincronizzato col respiro.

La quinta foto di questa serie e' dedicata alla mia compagna di viaggio. E alla nostra capacita', quando siamo insieme, di affrontare ogni sfida sorridendo, con positivita', forza, fiducia. E' questa la lezione piu' importante che la Gio' mi ha insegnato, e per questo non sapro' mai ringraziarla abbastanza.

Qualche altra foto, come sempre, la trovate qui.

Commenti

gio ha detto…
Nessuna lezione in verità. Niente di cui mi devi ringraziare.
E' una capacità che abbiamo sviluppato e sviluppiamo ogni giorno insieme, rendendoci conto che un sorriso e un atteggiamento positivo e fiducioso, ci aiutano ad affrontare meglio le piccole difficoltà quotidiane, così come le grandi sfide che la vita ci pone sul cammino.

"Il passo dello zio Cenzo" (lui sì, che dovremmo ringraziare, ovunque sia) ci permette di camminare a lungo, di salire in montagna, senza spaventarci per la lunghezza di un cammino o la pendenza di una parete.

Se pensiamo al cammino, al viaggio, come metafore della vita, è proprio "il passo dello zio Cenzo" la nostra forza. Non corriamo, ma non ci fermiamo mai perché non siamo mai davvero stanchi e riusciamo ad arrivare dove pochi arrivano, con le energie giuste per godere delle straordinarie sorprese che solo un cammino lungo e magari un po' impervio può riservare (in montagna come nella vita).
Fabio ha detto…
E se poi succede che vediamo avvicinarsi le nuvole, allora ci mettiamo a correre sul sentiero per arrivare prima della pioggia. Senza perdere mai la capacita' di sorridere. Insieme, aspettandoci dopo ogni curva. Dandoci forza a vicenda. Forza e leggerezza.