Non li spendo perche' tanto poi me li chiedi indietro


Molto condivisibile anche l'ultimo intervento di Alessandro Gilioli nel sito dell'Espresso (spero apprezzerete che le citazioni che vi sto proponendo di leggere insieme arrivano da testate che solo pochi mesi fa a Matteo Renzi davano fiducia):

... cioè se a furia di far casino e di sollevare polvere, di buttare la palla da una parte all’altra – ieri il Senato domani la scuola, oggi la Giustizia e fra tre ore lo Sblocca Italia, poi arriva anche il Jobs Act – Renzi riuscirà a convincere gli italiani che tutto è cambiato ed è finito il tempo del disincanto, della secolare diffidenza; oppure se, al contrario, proprio l’eccesso di promesse a un certo punto provochi quello che in medicina si chiama “l’effetto paradosso”, cioè il contrario di quello desiderato: un’incredulità unanime e incazzosa.

Il 40% degli elettori sono tante persone, e nel momento in cui si acorgeranno tutti insieme di averlo preso nel culo da questo grottesco Wanna Marchi dilettante e fuori di se', per lui rischia di finire molto male.

A occhio direi che non manca molto.

Commenti

Anonimo ha detto…
...e non è un caso se a destra c'è il film dei Dardenne, che a mio parere è un film ben fatto.
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
I fratelli Dardenne trovano nella realta' di questi tempi moltissimi spunti per il loro cinema realista e sempre piu' poetico.

Il loro ultimo film e' uno dei miei preferiti della loro cinematografia, gia' molto alta nelle mie preferenze.

Avrai notato anche tu che sono passati dal raccontare vite marginali alla narrazione dei drammi della classe media sempre piu' impoverita e precarizzata.

Grandissimo indispensabile cinema di impegno civile il loro.