Colmars-les-Alpes, luglio 2014.
E' qui la festa?
Nuovi appunti di viaggio su Prospettive Musicali Flickr.

Commenti

Anonimo ha detto…
Che bella!
...Jour de Fête di Tati come colonna sonora?
Hrundi V. Bakshi
Fabio ha detto…
In realta' l'unica colonna sonora che si riesce a concepire in montagna e' secondo me il silenzio, interrotto solo dal suono del vento, dei nostri passi, delle goccie di pioggia.

E' un silenzio che rende udibile il suono dell'anima. E' difficile spiegare, ma e' cosi'. Stai in silenzio e senti la voce piu' profonda di te stesso.

Forse e' un segno di invecchiamento, non saprei, ma non ho mai amato il silenzio come adesso. Un silenzio che rivela quello che il rumore nasconde. E sono rivelazioni preziose.
Anonimo ha detto…
Si hai sicuramente ragione, la montagna è così.
Penso che per lo stesso motivo che tu l'ami molte persone la detestino,infatti moltissima gente non riesce a stare sola, o zitta o ad ascoltare.
...come aver paura di scoprire chi veramente si è.
Infatti poi si scopre che in giro ci sono una marea di "mostri"
ed io continuo sempre a stupirmene!

HrundiV.Bakshi
Anonimo ha detto…
gran bella luce in quella foto, ottimo il riflesso sulle ante chiuse (si vede che la festa non era in corso...)
saluti, anche alla Gio
Auro
Fabio ha detto…
Hrundi -

Sottoscrivo le tue parole. L'unica differenza e' che ho smesso di stupirmi.

Credo che il sistema nel quale viviamo abbia bisogno dello stordente rumore che genera, e dei continui richiami all'attivita' e al consumo.

Stare in silenzio, contemplare la natura, non comprare nulla sono atti di insubordinazione al sistema semplici e bellissimi.

Auro -

Grazie! Era una luce portatrice di pioggia, ma sono d'accordo con te, estremamente poetica. La Gio' devo sentirla tra 5 minuti e te la saluto (comunque sono sicuro che leggera' i tuoi saluti qui). Buon Ferragosto che qui, pur non essendo mai iniziato, non e' ancora finito.