Il diario di viaggio continua. Ancora un po' di foto dalla seaside town that they forgot to bomb, nel mio Flickr.

(Non so se ve ne importa qualcosa, ma selezionando le foto da pubblicare, 5 minuti fa, pensavo a quanto e' bello i viaggi riviverli in questo modo, magari dopo un mese, come sto facendo in questi giorni. Riportare a galla ricordi. E' un processo del tutto diverso dal consumo velocissimo in stile Facebook, la foto fatta e buttata nel tritacarne della rete immediatamente. E poi correre avanti, correre, correre sempre. Io non ne sono proprio capace, e probabilmente a questa velocita' non mi abituero' mai (oltre al fatto che detesto con tutto il cuore fare sapere al mondo dove sono). E infatti guardate dove vado in vacanza :)

E mi viene in mente uno scambio epistolare di qualche giorno fa, con un amico che viaggia proprio come me, e che in questi giorni e' a San Pietroburgo, e sta in un albergo separato dalla citta' da un tratto di tangenziale che il mio amico percorre tutti i giorni a piedi, con le macchine che gli sfrecciano a 5 centimetri. Io gli ho scritto che tutto questo mi sembra bellissimo. Il mio amico, viaggiando cosi', vede la vita, non la sua finzione turistica. Il viaggio, per me, e' proprio quella cosa li').

Commenti