Leszek Mozdzer, Impressions on Chopin (Naive, 1999)

Sono reduce da visita e commento a un blog che leggo da anni e che ha minacciato la chiusura.

In fondo, pensavo accingendomi a scrivere questo post, parlare delle interpretazioni di Chopin eseguite da Mozdzer e' la perfetta quadratura del cerchio: significa tenere aperto un blog assicurandosi contemporaneamente che non lo legga piu' nessuno.

Questo disco l'ho sentito una notte di qualche tempo fa trasmesso da BBC Radio 3 e mi ha letteralmente folgorato. Leszek Mozdzer e' un pianista polacco quarantenne, che si muove agilmente tra ensemble da camera e formazioni jazz (ha suonato con il decano del jazz polacco Tomasz Stanko, e internazionalmente con Lester Bowie, Joe Lovano, Archie Shepp).

In questo album, considerato il suo capolavoro, esegue una serie di improvvisazioni a partire dal repertorio di Frederic Chopin. Che viene stravolto, come se i notturni, le mazurke, gli studi del compositore polacco venissero suonati da Chick Corea (il riferimento direi piu' prossimo dello stile di Mozdzer) e Herbie Hancock.

A rendere ancora piu' interessante il disco sono le collaborazioni con un suonatore di tombak, percussione usata nella musica classica persiana, l'iraniano Madjid Khaladj.

Questo e' un frammento tratto da un programma della televisione polacca.

Commenti

prospettive musicali ha detto…
A proposito delle cose che teoricamente non interessano a nessuno o quasi, poco fa parlavo con alcuni amici delle scelte dei partecipanti a un programma Bbc: immagina una trasmissione radiofonica italiana in cui un comico, una speaker radiofonica e un romanziere discutono di tre brani musicali per loro significativi. Mi rendo conto che giĆ  questo non ĆØ facile: un'intera trasmissione in cui ci si scambiano opinioni sulla musica? E quando mai? Ma prova a immaginarla: quali brani sceglierebbero? Fossati, De AndrĆ© e Mannoia, se sono "impegnati" e "di sinistra"? Jovanotti, Nannini e Vasco Rossi?
Be', guarda (e ascolta, se vuoi) cos'hanno scelto quest'anno i tre protagonisti della prima puntata di "The Music Group" (Bbc Radio4):
http://www.bbc.co.uk/programmes/b010m9t0
Fabio ha detto…
Beh, scelte francamente fantastiche.

Stando qui ti rendi conto di come esistono due Inghilterre.

Quella maggioritaria, dei tabloid, del Grande Fratello, degli Oasis, del binge drinking, del calcio.

E una minoritaria, che trova espressione proprio in certi programmi di Radio 3 (che in questo preciso istante sta passando una traccia da Wee tam della Incredible String Band...) e Radio 4, nel British Film Institute, nella programmazione del Southbank e del Barbican.

Sono due Paesi, che si ignorano completamente. Uno rivoltante, l'altro magnifico. E in mezzo non c'e' nulla.
arte ha detto…
Vedi perchĆØ continuo a leggerti? Chi li fa piĆ¹ questi post? Dove sentirei parlare di Leszek Mozdzer?

Interessante anche il commento di Prospettive Musicali. Ho esperienze simili alla televisione norvegese, impensabili in Italia. Ed ĆØ vero, e questo vale in tutta Europa: c'ĆØ una polarizzazione, per cui c'ĆØ sempre piĆ¹ un'elite "colta" che riesce a difendersi dalla barbarie e una massa sempre piĆ¹ sommersa dal trash e sempre piĆ¹ indifesa a riconoscerlo. Forse ancora, nell'oasi scandinava, sopravvivono bastioni di televisioni che offrono programmi di qualitĆ  anche all'utente medio, il che significa che ancora esiste una fascia di persone in grado di capirli. Esempio banale: al corrispondente di "Uno mattina" norvegese si esibisce Moddi, o Jan Garbarek. C'ĆØ ancora una qualche "terra di mezzo", forse.
prospettive musicali ha detto…
PiĆ¹ che all'elite "colta" i partecipanti al programma che citavo paiono appartenere alla categoria "qualitĆ  anche all'utente medio", di cui dicevi: ammesso e non concesso che i romanzieri siano tutti membri dell'elite colta, di certo non sono considerati tali (neanche in Inghilterra o Norvegia, credo) i comici e le annunciatrici. Eppure le loro scelte musicali -- e forse ancor piĆ¹ il fatto che trascorrano mezz'ora a discuterne davanti a un microfono -- parlano chiaro...
Ciao
a
Fabio ha detto…
Beh, fanno pero' parte di un'elite artistica rispetto agli office workers, per dire.

Stewart Lee e' uno dei patrons di Resonance FM, ad esempio. E tieni presente che gli stand-up comedians qui esprimono spesso una critica piuttosto radicale sia al potere che agli stili di vita dominanti.

Julie Berry e' una post-grad della Guildhall (la piu' prestigiosa scuola di arti drammatiche inglesi).

E David Nicholls prima di diventare scrittore era un attore teatrale.

Insomma non si tratta di persone comuni. I cui gusti, ti assicuro, non si allontanano molto dalla musica da pub: Oasis, Adele, Rihanna, ecc.
CICCILLO ha detto…
e che dire poi del trash scambiato per arte?

scusate l'intrusione decisamente off-topic ma oggi sono troppo contento per la sberla assestata dai francesi a Von Trier che mi ripaga di anni di predicazione nel deserto.
una gioia, per quanto mi riguarda, anche superiore a quella procuratami dalla sberla milanese assestata a quelli lĆ  che di fatto sono trash come Von Trier, almeno a giudicare dalle loro dichiarazioni anche odierne.
ora attendo per gioire al massimo, insieme alla seconda sberla del ballottaggio, una doverosa Palma d'oro per il nuovo Kaurismaki!

attenzione poi alle scelte musicali, possono trarre in inganno, qualcuno ricorda gli inserti fra una scena e l'altra di "Breaking the waves"?
prospettive musicali ha detto…
Le scelte musicali di Le onde del destino / Breaking the Waves (http://www.imdb.com/title/tt0115751/soundtrack) non hanno nulla di particolare (nĆ© in positivo nĆ© in negativo) per chi sia stato adolescente quando lo siamo stati io e Von Trier (io sono del '58 e vedo che lui ha due anni di piĆ¹).
A me di suo era piaciuto soltanto The Kingdom, dove forse il trash era dichiarato.
Al di lĆ  di ciĆ², preferisco non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso (anche se ĆØ un brutto proverbio), nĆ© per la vittoria di Kaurismaki nĆ© per quella di Pisapia, che ha sƬ oltre quarantamila voti di distacco dalla Moratti ma gli astenuti sono stati oltre trecentomila (di cui una parte leghisti, dicono gli analisti) e non sappiamo cosa potrebbe succedere se anche una minoranza di loro decidesse di votare al secondo turno...
Fabio ha detto…
A me Von Trier e' piaciuto a fasi alterne fino a Dogville. Una volta visto The five obstructions ho pero' capito molte cose, tra le quali il fatto che si tratta di una persona con un senso dello humour decisamente macabro, malato. E ho cosi' smesso di seguirlo.

Pero' Breaking the waves ammetto che all'epoca della sua uscita l'avevo trovato originale. E sulla musica di quel film penso quello che ha scritto Alessandro.

Kaurismaki per me meriterebbe di vincere tutto, dal Nobel allo Zecchino d'Oro, passando per le Olimpiadi. Ogni suo film e' un capolavoro.

Pisapia dovrebbe farcela, ma la strategia che la destra sta usando mi pare di capire che sia quella di cercare di portare a votare proprio i leghisti astenuti al primo turno, agitando lo spettro (per loro) delle moschee, dei centri sociali e dei nomadi. Io credo che i milanesi non abboccheranno, e che la voglia di cambiamento prevarra'. I modi gentili ma fermi di Pisapia mi pare abbiano fatto breccia.

Dobbiamo vincere soprattutto perche' la vittoria di Pisapia aiuterebbe anche a livello nazionale la sinistra vera che piace a noi. Sarebbe una sconfitta dello sgangherato e senile duo Bersani - D'Alema, che mi auguro scompaiano presto dalle scene.
arte ha detto…
Fabio, so che sei vegetariano ma qui necessiti di una grata da barbecue decisamente potente, perchĆØ la premiata ditta Aldezabal carni ha piazzato molta (troppa?) carne al fuoco...

Mi limito ad alcune bistecchine, pardon osservazioni:

A. fa una giusta precisazione, perchĆØ il termine "elite colta" puĆ² essere fuorviante. Intendevo una fascia sociale in possesso di strumenti culturali tali da poter esprimere giudizi, professare gusti, formulare opinioni non totalmente corrispondenti al trash mainstream che ci servono gran parte dei media. Stiamo parlando dello stesso gruppo di persone, e soprattutto stiamo parlando del fatto che si possano fare programmi dove questo tipo di persona parla per mezz'ora di cose che interessano un'audience, che esista una tv che trasmette questo programma, ecc ecc.

Su von Trier dico che io ho amato alcuni dei suoi film, non tutti, e particolarmente Breaking The waves, che ho difeso a spada tratta contro quasi tutti per anni. Il "problema" nasce quando von Trier uomo, che ĆØ una persona con un evidente disagio psichico, si espone ad una conferenza stampa a Cannes e dice cazzate a ruota libera, sotto l'effetto di chissĆ  cosa. Von Trier ha un umorismo malato e qualcuno dovrebbe proteggerlo da se stesso. Detto questo, il caso ĆØ mediaticamente "montato", e questo purtroppo serve sia al Festival che a Von Trier.
CICCILLO ha detto…
in effetti le scelte musicali di BTW non sono molto dissimili da quelle dei DJ Boeri e Piasapia durante la famosa serata pre-elettorale in Centrale.
e in generale mi sento di dire che le affinitĆ  musicali si prestano a molte ambiguitĆ  e sono meno rappresentative delle varie "weltanscahaung".
da questo punto di vista trovo che il cinema sia molto piĆ¹ netto, forse perchĆ© composto da molti linguaggi differenti.
e poi vorrei dire che, almeno a giudicare dalle 3 sequenze che ho visto in trailer, ĆØ molto piĆ¹ politico (oltre che poetico, ovviamente) "Le Havre" o qualsiasi altro film di Kaurismaki di tutte le varie rappresentazioni della politica-spettacolo o della politica agonistica nostrana.
e qui va detto che da un lato ĆØ apprezzabile il percorso di Pisapia, che io percepisco vada nel senso della spoliazione o della sottrazione.
e che dall'altra mi accontento, nell'attesa di una vera trasformazione in senso culturale di cui non vedo molti segnali, della sberla (o del gol se preferite) assestata ai lugubri personaggi tanto simili a Von Trier nelle loro squallide pulsioni di morte mascherate da opinioni o slogan elettorali.
Fabio ha detto…
Arte -

Quella fascia sociale (ti ricordi quando si parlava di "ceti medi riflessivi"?) e' alla fine quella dalla quale provengono molti di noi.

Qui in Inghilterra se ne sente terribilmente la mancanza. Da una parte ci sono i sudditi, che vanno a sventolare la bandierina al matrimonio dei reali e subito dopo a vomitare sul marciapiede davanti al pub.

E dall'altra ci sono gli abitanti di Highgate e Hampstead, frequentatori di Daunt Books e dei farmers markets, attenti alla vita culturale, a quello che mangiano e bevono, leggono, sentono e vedono.

Costoro sono assai piu' benestanti della nostra classe media e hanno frequentato in genere costose universita' e scuole d'arte.

Poi ci sono eccezioni, ma direi che sono poco rappresentative, marginali.

Aldezabal -

Si', sono decisamente lugubri questi personaggi.

Qui se non altro sarebbe impensabile vedere uno trascinato avanti e indietro dal figlio pluriripetente, rispondere da ventriloquo con tre parole biascicate a domande sul futuro di un Paese (futuro che non vedra', perche' pare tornato dall regno dei morti solo in occasione dell'intervista).

Parole alle quali il giorno dopo sui giornali si danno interpretazioni quasi da vaticinio, come gli antichi aruspici che traevano divinazioni dalle feci degli animali.

Io spero di potere tornare in Italia, prima o poi, senza doverne fuggire tutte le volte immalinconito dallo stato del mio Paese. La Milano di Pisapia e' una citta' dove mi piacerebbe tornare a vivere. Spero che il sogno si avveri.
Anonimo ha detto…
Sempre molto interessanti i tuoi post, caro Fabio. Fine pianista.


Moratti-Pisapia?


Io voto sicuramente per Kaurismaki.

Saluti.
Elena ha detto…
Che amore per le tue parole Fabio, se fossi una rivista ti terrei sottobraccio ogni giorno. E ti rileggerei spesso. Auguro a chi come ho letto, crede ancora nella politica, il cambiamento che tutti silenziosamente ci auguriamo, a prescindere dalle parti che in questa circostanza, vero, si paventano solo verso quell'uomo gentile e fermo, che sta facendo sognare anche quelli che da tempo si erano arresi alla diaspora come cura. Un abbraccio sincero
Fabio ha detto…
Anonimo -

Grazie! Che ne dici di Pisapia Palma d'oro e Kaurismaki sindaco?

Elena -

Non so se hai visto i messaggi dall'al di la' mandati ieri a reti unificate da plastic man. Fanno tenerezza, nella loro puerilita'.

L'idea di popolo bue che esprime, neanche troppo implicitamente, questa forma unidirezionale di comunicazione la trovo agghiacciante.

Pisapia parla con le persone che lo ascoltano da pari a pari. Dialoga. Per questo, secondo me, alle persone intelligenti piace tanto.

Sono proprio due culture antitetiche: sottomissione verso partecipazione.
prospettive musicali ha detto…
Devo dire la veritƠ: sono piuttosto preoccupato per l'esito del ballottaggio, perchƩ Milano mi sembra ancora una cittƠ troppo merdosa.
La Moratti (o chi per lei) lo sa e non a caso ieri la cittĆ  ĆØ stata tappezzata da manifesti che dicono: "Con la sinistra ecopass per tutti a 10 euro. Letizia invece lo ha abolito".
Al di lĆ  del fatto che l'ecopass (cioĆØ il diritto per le auto di circolare nel centro cittadino inquinando a volontĆ  dietro pagamento di una modica cifra) ĆØ stato deciso e introdotto dalla giunta Moratti e non dalla sinistra e al di lĆ  del fatto che non ĆØ "troppo" ma semmai "troppo poco" in una cittĆ  completamente soffocata dal traffico (dall'inizio dell'anno a fine aprile ha superato per 67 giorni le soglie massime consentite di polveri sottili), non ĆØ affatto vero che la Moratti l'abbia abolito: nel suo programma elettorale parlava anzi di potenziarlo e adesso, dopo il risultato del primo turno, ha promesso che se vincerĆ  l'abolirĆ  per i residenti. Ma per il momento lei non l'ha affatto abolito, nĆ© ho trovato quella storia dei 10 euro nei programmi della sinistra.
Insomma, la solita panzana ma incentrata -- guarda caso -- su un punto che per i milanesi ĆØ piĆ¹ intoccabile della mamma e della squadra del cuore: la "libertĆ " di fare quel cazzo che vogliono, come e quando vogliono, con le le loro merdose automobili.
E di questo ho avuto una dimostrazione agghiacciante stasera.
Stavamo tornando a casa da un concerto (dove avevo avuto un altro esempio della cafonaggine come modalitĆ  privilegiata di interazione nella Milano odierna: ma di questo un'altra volta): io su una bicicletta e la mia compagna P su un'altra, con nostra figlia di otto anni sul seggiolino posteriore.
Eravamo quasi arrivati: superato un incrocio, facciamo per imboccare l'ultimo vialone ma ci accorgiamo che la "pista ciclabile" (minuscole strisce di asfalto su cui la Moratti ha fatto dipingere in campagna elettorale simboli della biciclettina per tratti mai superiori alla decina di metri) ĆØ interamente ostruita da una di quelle automobilone tipo 24 ore di Le Mans (scusate: non so neppure se esista ancora quella gara ma sull'automobilismo sono fermo a Michel Vaillant, episodio "Il fantasma di Le Mans").
P supera il mostro immobile dicendo qualcosa verso il finestrino aperto e io rincaro la dose con un "E' una pista ciclabile, testa di cazzo". Questo mi urla: "Vieni qui" e io, senza fermarmi, gli mostro il dito medio, da dietro.
Lui mette in moto rimanendo nella pista ciclabile: prima ci tampina con il motore su di giri e poi ci supera, fermandosi poco piĆ¹ avanti e urlandomi di nuovo: "Vieni qui" e incominciando ad aprire la portiera. Supero P e passo per primo accanto a lui ma per fortuna mi guardo bene dal fermarmi e anzi lo mando a cagare e mi allontano velocemente (non troppo giusto per non dargli l'impressione di una fuga).
Poco dopo lo sento rombare dietro di me e poi mi sfreccia accanto facendomi il pelo e sgomma via nella notte.
P mi raggiunge (bianca in volto) e cerca di dirmi qualcosa senza farsi sentire dalla bimba ma io non capisco.
A casa, una volta che la bimba ĆØ andata a letto, mi racconta che:
1) dopo che l'ho sorpassato mandandolo a cagare, il tizio sull'auto ha reingranato la marcia puntando dritto su di me ed evitandomi solamente all'ultimo momento (quando l'ho sentito "farmi il pelo");
2) quando le ĆØ passata accanto ha visto chiaramente che aveva una pistola...!
Ecco, questa ĆØ Milano oggi e per questo sono preoccupato per il ballottaggio.
arte ha detto…
Povera bambina, oltretutto. ChissĆ  che paura.
prospettive musicali ha detto…
Questo commento ĆØ stato eliminato dall'autore.
prospettive musicali ha detto…
Per fortuna la bimba era mezza addormentata: della pistola non si ĆØ accorta e neppure delle manovre intimidatorie del bolide. Ha solamente colto quando io e P facevamo notare al mafioso che era su una pista ciclabile e inoltre ha detto che il rombo del'auto e il modo di guidarla le ricordavano Crudelia De Mon.
Preciso che il tutto ĆØ avvenuto nel pieno centro della Milano piĆ¹ borghese.
CICCILLO ha detto…
ho la sensazione, purtroppo e per fortuna allo stesso tempo, che lo sgradevole episodio occorso al nostro prospettivemusicali non abbia poi grande relazione con l'esito del ballottaggio.
Milano resterĆ  merdosa anche in caso di vittoria di Pisapia e certo sempre popolata di bulli, cafoni, mafiosi e mafiosetti vari.
e non credo proprio che la loro presenza possa piĆ¹ o meno inficiare il risultato elettorale.
il fatto ĆØ che Milano non ĆØ neppure piĆ¹ una cittĆ , almeno nel senso che gli si dĆ  normalmente.
negli ultimi ormai 20 anni almeno, si ĆØ lentamente trasformata in un enorme luogo di lavoro con annessi spazi per lo svago e dormitorio.
un luogo al quale si accede da tutta Italia e da tutto il mondo solamente allo scopo di sfruttarne le potenzialitĆ  economiche.
un po' come si va a Venezia per vivere in una specie di scenografia teatrale a Milano tutti vengono per essere dentro a un film o uno sceneggiato televisivo di ambientazione contemporanea.
in questo spazio poi sopravvivono anche alcuni "cittadini", in parte proprio appartenenti a quella borghesia che ora pare sia riuscita a rialzare la testa e abbandonare il carro berlusconiano, che piĆ¹ o meno hanno interesse in cose come le piste ciclabili, la cultura, il verde, il traffico, l'ambiente per sĆ© e i propri figli etc etc.
quello che mi pare sia successo ĆØ che questa parte di cittĆ  sia riuscita "una tantum" ad aggregarsi anche politicamente e che probabilmente vincerĆ  le elezioni a causa della divisione dell'altro fronte, come del resto ĆØ piĆ¹ o meno successo sempre.
anche se in questo caso qualcuno mi dice parecchi dei famosi "indecisi moderati" siano passati da un campo all'altro per saturazione e imbarazzo nei confronti delle varie ben note vicende giudiziario-sessuali (si fa per dire).
io questi sinceramente non li conosco e non so dire cosa succederĆ  la settimana prossima, perĆ² una volta tanto sono piĆ¹ ottimista di altri.
il che non ĆØ un buon segno perchĆ© di solito non c'azzecco mai.
Tania ha detto…
La descrizione che di Milano fa Aldezabal contiene molti dei motivi per i quali ho scelto di andarmene da quella cittĆ  8 anzi 9 anni fa...

Fabio, ho ascoltato questo frammento di Mozdzer...non posso dire che mi piaccia, qui lavora molto sull'improvvisazione ritmica e poi di tanto in tanto cita la fonte in modo letterale, operazione che non mi convince tanto all'ascolto. E' interessante il fatto che dalle sue improvvisazioni emergano dei moduli compositivi che mettono a nudo la natura popolare delle danze stilizzate da Chopin.
Fabio ha detto…
Caspita, che avventura Alessandro. Sono contento che si sia conclusa senza conseguenze.

Se devo essere sincero, a me queste uscite propagandistiche (aboliremo l'Ecopass, cancelleremo le multe) fanno l'effetto opposto a quello desiderato. Esattamente come "la sinistra aumentera' le tasse".

Io sinceramente me lo auguro che le tasse sui redditi di ricchi e padroni aumentino, e che di conseguenza, grazie a queste maggiori possibilita' di spesa, tutti possiamo godere di servizi pubblici piu' efficienti, di una scuola piu' moderna, di una sanita' con tempi di attesa contenuti.

Quindi se qualcuno proponesse di mettere l'Ecopass a 20 euro al giorno, le multe per divieto di sosta e eccesso di velocita' a 500 euro, una tassa sul patrimonio finanziario, sulle seconde e terze case, sulle macchine e in generale su tutto cio' che e' consumo privato, lo voterei subito.

Inoltre, mi piacerebbe che in una citta' come Milano tutte le maggiori religioni fossero rappresentate con i luoghi di culto adatti, e che nei confronti dei migranti si adottassero politiche di accoglienza e civilta'.

Insomma per me questa destra sta agitando non spauracchi, ma validissimi incentivi a votare dall'altra parte.

Nonostante faccia fatica a capire per quale ragione in Italia a decidere per tutti siano sempre gli indecisi (se sono indecisi, che stiano a casa e lascino decidere chi e' piu' informato di loro e si e' formato un'opinione), concordo con Aldezabal: mi pare che a lungo andare le intemperanze di certi figuri abbiano stancato anche questo elettorato passivo e incerto. E quindi tendo a pensare che i giochi siano fatti e che la destra abbia finalmente perso Milano. Dubito fortemente che gli elettori del Movimento 5 Stelle credano davvero che Moratti e Pisapia siano lo stesso. E confido anche in alcuni elettori del Terzo Polo, che mi sembrano pidiellini pentiti.

A me di Mozdzer piace proprio questa capacita' di improvvisare e poi ritornare a elementi compositivi riconoscibili, pero' posso anche capire che l'approccio possa suonare poco convincente, soprattutto per chi Chopin lo conosce molto piu' di quanto lo conosco io.