Nicolas Philibert, Nenette (2010)

Qui a Londra, il documentarista francese Nicolas Philibert ebbe un momento di discreta esposizione mediatica quando venne proiettato il suo lungometraggio Etre et avoir, girato in una scuola della Francia rurale, descrizione dolceamara di un modo di vivere e relazionarsi semplice, sobrio, lento, incontaminato che sta scomparendo.

Il suo ultimo lavoro, che viene proiettato in questi giorni (fino al 21 aprile) al British Film Institute, e' una riflessione sul nostro rapporto con gli altri animali che convivono con noi sul pianeta.

Philibert ha questa volta diretto la sua attenzione su Nenette, attempato esemplare di orang-utan detenuto presso lo zoo di Parigi. Nenette, rapita giovanissima nel Borneo dove nacque, e' stata poi costretta a vivere tutta la sua vita in cattivita', esposta tutto il giorno allo sguardo dei visitatori dello zoo.

Il documentario e' schierato in senso animalista, ma in modo molto implicito: tutto quello che il regista sembra chiederci e' di osservare lo sguardo malinconico di Nenette, i suoi comportamenti cosi' umani, e di ascoltare i commenti dei visitatori, da lui registrati. Spesso privi di qualsiasi senso di compassione per chi e' nato libero e ha poi visto la sua liberta' negata, per sempre, senza una ragione.

Nel disegno iniziale si sarebbe dovuto trattare di un cortometraggio di 15 - 20 minuti. Poi Philibert si e' reso conto che per farci entrare davvero in relazione con Nenette, comprendere la crudelta' che e' stata costretta a sopportare per tutta la vita, sarebbe stato necessario il tempo di un lungometraggio. Durante il quale facciamo esperienza della sua solitudine, e della insopportabile noia alla quale e' stata condannata per il nostro divertimento.

Un documentario bellissimo, nella sua ricercata monotonia: un'occasione per riflettere sull'atteggiamento di predatoria superiorita' che ci impedisce armonia ed equilibrio profondi con il pianeta.


[Questa domenica tocca al gestore di questo blog presentare Prospettive Musicali, settimanale di altre musiche in onda alle 22.35 sui 107.6 in modulazione di frequenza di Radio Popolare. Ascolteremo insieme musica ispirata dai film di Tarkovsky, alcuni brani composti per musicare le funzioni religiose della settimana santa, un 78 giri di musiche per cornamusa registrate in Scozia nel 1916, musica contemporanea dal Giappone e molto altro ancora].

Commenti

lophelia ha detto…
da proiettare nelle scuole.
arte ha detto…
Nelle scuole? Eh no Lophelia, magari si vedono delle scimmie nude, bisogna proteggere l'infanzia...
Fabio ha detto…
Lophelia -

Ho pensato la stessa cosa. Temo che la scuola abbia pero' altre priorita', prima su tutte sviluppare nuove generazioni di consumatori acquiescenti, senza capacita' di critica.

La qualita' dell'esperienza scolastica, per come la ricordo, era affidata a pochi insegnanti costretti ogni giorno a difendere la propria indipendenza in modo coraggioso, uscendo dal percorso obbligato di programmi vetusti e inutili. Senza nessun riconoscimento, se non da pochi studenti che ancora oggi sono loro grati.

Arte -

Considerando che Nenette e' una femmina, la nudita' esibita non dovrebbe essere un problema, specie se in gabbia e nel primo pomeriggio.

Se guardi le televisioni italiane a quell'ora, vedi esemplari assai piu' ammaestrati e meno dignitosi di Nenette.
arte ha detto…
Non si capiva che stavo facendo dell'ironia?
Quasi mi preoccupo!
Fabio ha detto…
Sì, certo che si capiva Arte.
arte ha detto…
Ma allora sono io a non aver capito che avevi capito!
Ahahahah!!!