VV. AA. Angola soundtrack the unique sound of Luanda 1968 - 1976 (Analog Africa, 2010)

Da troppo tempo in questo blog non parliamo di musica, cosi' nonostante l'ora tarda vi segnalo il disco che ho forse ascoltato piu' spesso in questi ultimi mesi.

Si tratta dell'ultima raccolta pubblicata da Analog Africa: il nono volume pubblicato dall'etichetta tedesca specializzata nella ristampa di rari 45 giri pubblicati in Africa negli anni '60 e '70 (e non solo: l'installazione numero 7 del catalogo e' dedicata alla musica colombiana).

Per i miei gusti, Angola soundtrack e' il loro disco piu' riuscito dopo Legends of Benin, che ascoltammo insieme a Prospettive Musicali quando usci', un paio di anni fa. E' anche, a loro dire, l'album che hanno incontrato piu' difficolta' ad assemblare, per ragioni logistiche (e' molto difficile ottenere un visto per entrare nello stato sub-sahariano, flagellato dalla guerriglia e da malattie endemiche).

Ma e' anche un disco di scoperte continue, ritmi mai sentiti prima. Sintesi di influenze afro-beat, frenetiche danze tradizionali del Carnevale, merengue, kazucuta, semba (una versione locale della samba), psichedelia.

Come per le uscite che lo hanno preceduto, anche questo volume arriva con un libretto, di 44 pagine, curatissimo, pieno di fotografie d'epoca e interviste, anche attuali, fatte a musicisti locali. Documento importante, dato che se si fa eccezione per una serie di dischi realizzati dalla Buda Musique ormai oltre dieci anni fa, del patrimonio musicale angolano si sa molto poco.

A me l'album piace un po' tutto e ne apprezzo la varieta' di stile, ma se dovessi suggerire un paio di tracce, farei riferimento alla numero 3, accreditata a Jovens De Prenda, che deve avere assemblato una band davvero casuale, comprendente appassionati di reggae e surf music (sentite la chitarra che sembra incredibilmente uscire da un disco di Dick Dale). E poi la traccia 10, davvero contagiosa, che resta in testa per ore.

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