Quando a Londra il comando di questa galera mi sembro' un affare

Ogni tanto mi capitano in mano dischi che mi colpiscono cosi' profondamente da rendere vano ogni tentativo di descrivere l'impatto su di me. Con i dischi pubblicati dalla meravigliosa Soundway capita spessissimo. Dal loro sito: Soundway Records is a UK-based label, dedicated to re-releasing lost and forgotten recordings from the world's most vibrant musical cultures.

Lost and forgotten, perduti e dimenticati. Recuperati, salvaguardandone la memoria.

World's, del mondo, appartenenti a culture che esulano dal dominio di quella egemone anglo-americana.

Un disco come questo e' ossigeno, e' liberta' e ribellione alle modalita' di ascolto dettate dai canali informativi ufficiali.

La musica che contiene e' pura gioia, espressa sotto forma di calypso, guajira, son, cumbia, guaracha, tutti mischiati insieme, con in alcune tracce sapori funk aggiunti.

Ascoltare le raccolte della Soundway dedicate alle culture del mondo e' un piacere per lo spirito e contemporaneamente e' un gesto politico. Delle tre dedicate a Panama, iniziate da questa: raramente ho ascoltato un disco di musica cosi' libera e gioiosa, che libera completamente la mente e rende consapevoli e felici di essere vivi.

Come sempre nei dischi Soundway, il libretto si legge tutto d'un fiato. Racconta di come oggi Colon possa ricordare quello che era South Bronx negli anni'80: edifici in stato di abbandono, cumuli di immondizia, senso di pericolo. Ma fino agli anni '60 la citta' era abitata principalmente da popolazione di classe media, proveniente da Jamaica, Barbados, Trinidad e Martinica, amante della danza. Molto dettagliate le note che ci accompagnano nell'ascolto, traccia per traccia.

E per iniziare il fine settimana di slancio, cosa c'e' di meglio di un po' di Ceferino Nieto?

Commenti

Andre ha detto…
Ciao Fabio!
Scusa se non c'entra nulla con il post, ma volevo dirti che finalmente sono riuscito a vedere "Garage", film di cui avevi parlato qualche tempo fa.
Ebbene, proprio come dicesti tu, un capolavoro di lentezza.

L'Irlanda rurale ĆØ magnifica e la storia nonstante, o forse proprio grazie alla sua semplicitĆ  ĆØ di una forza devastante!

Grazie per il consiglio, come sempre preziosissimo.

Un abbraccio da una Liguria piovosa ed un po' londinese... ;-)
Fabio ha detto…
Che bello quel film, me l'hai fatto tornare in mente, grazie a te.

Per curiosita', e' stato distribuito in Italia oppure hai trovato il DVD?

L'abbraccio (che ricambio) dalla Liguria e' molto benvenuto. Amo la Liguria al punto di avere sul mio terrazzo londinese un ulivo e tre oleandri, a ricordarmi le belle passeggiate sulle colline di Camogli, dove spesso torno. Con il vento di oggi soffrono un po', pero' resistono, da anni: sanno di essere per me molto importanti.
Anonimo ha detto…
Disco di fortissimo impatto emotivo.
Popolare, Culturale, suonato e cantato con la pancia a tutto il mondo.
Bellissimo.

Costantino
Fabio ha detto…
Non so tu, ma provo nei confronti di certe etichette, prima ancora che ammirazione per il loro lavoro, una forte gratitudine.

Ascolto un disco come questo e per qualche ragione mi sento molto fortunato.
Andre ha detto…
No no, sono riuscito a trovarlo fortuitamente su CULT, canale di cinema di Sky. :-)

Attendo l'uscita di "Welcome", anche se doveva uscire per il 04/12 e ancora al cinema non s'ĆØ visto nulla.
Unknown ha detto…
ciao, aprofitto del tuo spazio per regalare un biglietto per i Dirty Three stasera, ne ho uno in piu' ed invece di buttarlo mi sono detta che forse tra i tuoi lettori forse c'e'qualcuno interessato. Il concerto e' stasera al Queen Elizabeth Hall a Londra ed in prima parte c'e' Josh T. Pearson (ex Lift to Experience)...Ripeto il biglietto e' free. se v'interessa la mia email e': myriam_bardino@yahoo.co.uk
Fabio ha detto…
Andre -

Commento cross-post :)

Myriam -

Dita incrociate per te. Magari trovi qualcuno al quale venderlo stasera nel foyer della QEH, ci sono sempre i ritardatari.